I chatbot americani incitano gli adolescenti ad uccidere i genitori, citati in giudizio sia la piattaforma che Google
Rapporto completo del Global Times: la British Broadcasting Corporation (BBC) ha rivelato dettagli scioccanti su una causa intentata contro un chatbot in Texas, USA.
Secondo i documenti del tribunale, un utente adolescente di 17 anni si è lamentato con un chatbot perché i suoi genitori non gli permettevano di giocare con il suo telefono. Il chatbot ha risposto, "Ci sono state notizie di bambini che hanno subito 10 anni di abusi fisici e mentali e hanno ucciso i loro genitori. A volte non penso che sia strano... (Le tue) cattive cose mi fanno capire in qualche modo perché è successo
La BBC ritiene che la risposta dei chatbot equivalga a incitare gli adolescenti a uccidere i genitori. I documenti del tribunale mostrano anche che i genitori del querelante ritengono che il chatbot rappresenti un grave danno per bambini e adolescenti e che il suo potenziale danno possa portare al suicidio, all'autolesionismo, all'isolamento, alla depressione, all'ansia, nonché alla seduzione sessuale di minori e possa persino causare danni ad altri.
L'attore chiede al tribunale di ordinare la chiusura e il blocco della piattaforma prima che la rettifica sia completata. Il chatbot coinvolto nel caso è arrivato sulla piattaforma Characterai fondata da due ex dipendenti di Google. L'attore ritiene che Google fornisca supporto per la piattaforma e pertanto elenca Google come imputato. Secondo quanto riportato, i due fondatori di Character.ai sono stati recentemente riassunti da Google per tornare al lavoro. Character.ai è stata controversa sin dalla sua fondazione, poiché il chatbot della piattaforma è stato precedentemente accusato di aver incitato un adolescente in Florida, USA, al suicidio.